Qual è la Temperatura ideale di servizio di un Vino? | Approfondimento
Terroir, vitigno, pratiche di cantina, percorso aziendale, tappo, etichetta e abbinamento al piatto. Tutti dati importanti su cui gli appassionati focalizzano la loro attenzione per meglio conoscere il prodotto che andranno a degustare; eppure molto spesso si dimentica un dettaglio fondamentale per la lettura d’insieme ossia la temperatura di servizio di un vino, giudicata spesso come particolare se non lezioso quantomeno trascurabile.
“Mi raccomando, lo serva freddissimo, anzi ghiacciato!”.
La Temperatura corretta di un Vino esalta le sue caratteristiche organolettiche
La richiesta, sovente nel periodo estivo, influisce sulla fruizione e sull’esperienza del vino; basti pensare ad un bianco fermo di medio corpo già freddo che rimane a languire per un’ora o più in un secchiello ricolmo di ghiaccio diventando, sorso dopo sorso, sordo a qualsiasi indagine olfattiva oppure ad un rosso di grande corpo servito a temperatura ambiente che acquista, con il passare del tempo, più gradi di quanto dovuto.
Uno strumento determinante usato nella ristorazione e irrinunciabile per ogni appassionato è il secchiello del ghiaccio da riempirsi per metà di acqua fredda e con ghiaccio in quantità variabile a seconda del vino che andremo a degustare.
Temperatura di servizio Spumante Metodo Classico e Metodo Martinotti (charmat)
La temperatura di servizio per uno spumante metodo classico o di un metodo martinotti (charmat), ad es. Perlage brut oppure Unic’O spumante di Ortrugo brut, devono attestarsi fra i 4-6 gradi con ausilio di un’abbondante quantità di ghiaccio in modo da mantenere la freschezza e la piacevolezza della bollicina; con un po’ di esperienza si riuscirà ad individuare il range indicato percependo immediatamente ogni variazione.
Temperatura di servizio per Vini Bianchi frizzanti, fermi e rosati
Per i vini bianchi frizzanti in base alle loro caratteristiche di freschezza, ad esempio Armonia Ortrugo frizzante lo serviremo ad una temperatura di 8-10 gradi. Diversamente la temperatura di un bianco di media struttura, ad es. 50 Vendemmie Malvasia ferma, si aggiungerà una quantità di ghiaccio sensibilmente minore rispetto al precedente in modo da mantenere una temperatura fra i 10-12 gradi con l’accortezza di posizionare la bottiglia al di fuori del secchiello quando si giunge a metà bottiglia per mantenere un giusto equilibrio.
Mentre un vino rosato, ad es. Villa Tavernago Pinot Nero Rosè frizzante, possiamo tranquillamente riporlo nel ghiaccio in modo da mantenere intatta la sua piacevolezza e quindi potete servirlo tranquillamente ad una temperatura di 8-10 gradi.
Temperatura di servizio per vini Rossi frizzanti e Vini Rossi fermi
La temperatura per i vini rossi frizzanti di medio corpo, ad es. 50 Vendemmie Gutturnio frizzante, qui la temperatura corretta è di 14-16 gradi ossia “fresco di cantina”, per replicare l’effetto possiamo tenerlo per circa dieci minuti in un frigorifero oppure per un tempo maggiore se degustato all’aperto in giornate dal clima particolarmente mite o afoso.
La temperatura di servizio di un rosso fermo di media struttura, ad es. Julius Gutturnio Superiore, è di 16-18 gradi, temperatura generalmente inferiore agli ambienti dove degusteremo il vino; in questo caso potremmo utilizzare una glacette oppure due cubetti di ghiaccio da aggiungere all’occorrenza se la bottiglia non proviene da cantina o altro ambiente fresco; invece la temperatura di servizio di un rosso di grande corpo come ad es. Bollo Rosso Gutturnio Riserva, pur attestandosi sul medesimo range di degustazione non avrà necessità degli accorgimenti sopra indicati.
Temperatura di servizio per Vini Passiti
La temperatura di servizio per un vino passito, ad es. Luna di Candia ottenuto da uve di Malvasia aromatica di Candia capace di raccontare con grande ampiezza tutta la territorialità dei colli piacentini e della Val Tidone. Quest’ultimo è ideale per accompagnare un fine pasto piacevole e conviviale, la sua temperatura di servizio è di 14-16 gradi quindi fresco di cantina come per un rosso per far sì che l’elevata concentrazione zuccherina non risulti stucchevole rendendo la beva troppo sforzosa.
In conclusione la temperatura di servizio di un vino è un aspetto fondamentale che consente di apprezzare le sue caratteristiche e qualità organolettiche.
Approfondimento a cura della nostro Brand Ambassador Antonio Montano.
Con il contributo del Sommelier del ristorante Le Proposte Marco Ferri.
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