L’importanza del “Terroir” nella produzione di un singolo vino | Approfondimento
Terroir è un termine francese ed indica qualcosa di più della traduzione letterale di “territorio” o ‘”terreno”. Vengono identificate anche le connotazioni climatiche e gli aspetti storici e culturali che influenzano quella porzione di territorio.
Con questo termine quindi comprendiamo tutti quegli aspetti fondamentali che attribuiranno ad un determinato vino la sua tipicità ed unicità, e cioè:
- Il Clima: incide in maniera importante sulle caratteristiche del vino, andando a determinare le sue proprietà sensoriali. Basti pensare alle temperature più calde dell’ambiente che fanno aumentare il tenore zuccherino degli acini portando di conseguenza ad un vino più alcolico.
- Morfologia del terreno: essa è diversa per ogni area geografica, andando a dare specifiche caratteristiche al vino prodotto. La composizione del terreno (limosa argillosa, marne calcaree,ecc.), la presenza di fauna, microrganismi e concimi minerali oltre che ad alcune capacità dei terreni (ad esempio la capacità di trattenere l’acqua) vanno ad influire sulla maturazione delle uve. Questo è un aspetto che può determinare alcune caratteristiche del vino finale.
- La Storia e le tradizioni enologiche del luogo: conferiscono alcune caratteristiche al vino,(per esempio la predominanza di tutti i vini frizzanti su tutti gli altri vini piacentini, questo perché ben si adattano alla storicità della gastronomia locale).In alcune aree geografiche si escluderanno o si valorizzeranno con l’utilizzo di varietà di un determinato vitigno.
- L’Uomo e il suo lavoro: essendo l’ultimo soggetto ad essere coinvolto in questo percorso in ordine di tempo è determinante nella produzione della qualità del vino. Ha il potere di vanificare o esaltare un’uva particolarmente pregiata. Tutto ciò avviene naturalmente con il suo lavoro in vigna (potatura, legatura etc…), con la cura del vigneto e dell’uva durante la loro maturazione (diradamento,concimazione minerale), per concludere il tutto durante la vinificazione, l’affinamento e la conservazione scrupolosa in cantina.
Dopo aver fatto questi chiarimenti possiamo confermare che un buon vino lo si ottiene con un mix composto da: uve di alta qualità, condizioni climatiche e ambientali favorevoli ed un attento operato da parte dell’uomo a chiudere il cerchio. Ovviamente sarà l’assaggio a farci cogliere tutti gli aspetti che questi fattori mixandosi fra di loro determinano le piacevoli peculiarità di quel “Territorio”. Suggeriamo di fare la degustazione/assaggio alla cieca, in maniera tale da permettere un’incognita esaltante per chi produce il vino, e un grande piacere per tutti gli appassionati chiamati appunto winelovers.
Anche il “Terroir” della provincia di Piacenza è stato oggetto di accurati studi pedoclimatici che hanno confermato quanto scritto prima. Siamo inoltre fortunati in quanto il territorio piacentino è naturalmente già diviso in precise vallate e sottozone, rendendo quindi più facile l’identificazione delle stesse.
Pertanto identificheremo le quattro valli principali: Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e la Val D’Arda suddivisibili al loro interno in ulteriori sottozone che fanno la differenza in quest’ambito.
Riguardo alla “Val Tidone”, cercheremo ora di scoprire le particolarità di questo “Terroir”.
E’ nella parte nord-ovest dell’Emilia Romagna, a circa 60 km dal centro di Milano.
I confini della valle sono segnati dal fiume Po, che la separa dalle provincie di Milano,Lodi e Pavia. L’area ha clima temperato subcontinetale, con una temperatura media che oscilla tra i 10°e i 14°C. La zona di produzione vitivinicola è posizionata in una fascia di prima e media collina, prevalentemente intorno ai 200-350 metri s.l.m. ma con anche alcuni vigneti in zone più fresche fino a 600 metri s.l.m..
Per quanto riguarda la morfologia del terreno, nella parte iniziale della Val Tidone che va da i 100 e i 350 metri s.l.m. la composizione del suolo è di argilla detta anche “terra rossa antica”. Spostandoci nel comune di Ziano Piacentino (ricordiamo che questo comune è tra i comuni italiani ed europei con la maggiore concentrazione di superficie vitata) ha i vigneti posizionati ad un altezza che va dai 200 ai 400 metri s.l.m., la composizione dei suoli è costituita da argille con alternanza di roccia marnosa. In questo caso vengono chiamate “argille della Val Tidone”.
Verso i comuni di Pianello e Alta Valtidone la posizione dei vigneti varia da 250 a 500 metri s.l.m. I suoli sono composti in prevalenza da rocce calcaree, talvolta argillose o marnose. In questo caso vengono chiamate “Terre del Basso Appennino piacentino”. Nell’ultima parte, più a nord, ci troviamo in zona della Rocca d’Olgisio, Chiarone (nel comune di Pianello) e in Alta Valtidone (zona sopra Nibbiano), in questa area i vigneti sono posizionati da 300 a 600 metri s.l.m. Il suolo qui è variabile ma la presenza predominate è di roccia calcarea-marnosa, qui chiamate “Terre del Medio Appennino piacentino”.
Parlando invece di vitigni, i più coltivati nella Val Tidone per le uve nere sono: la Barbera, la Croatina (localmente detta Bonarda) vinificate in purezza o in assemblaggio per ottenere il vino Gutturnio, il Pinot Nero, il Cabernet Sauvignon e il Merlot. Per quanto riguarda invece le uve bianche predominano l’Ortrugo (vitigno autoctono di Piacenza), la Malvasia Aromatica di Candia; seguono poi lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc e il Pinot Grigio.
Arrivati a questo punto, entra in gioco il fattore uomo/viticoltore che con la sua esperienza e con il giusto supporto tecnico andrà ad ottenere a seconda degli aspetti qui sopra descritti, dei vini dalle caratteristiche uniche e particolari. Per esempio, nelle zone di produzione chiamate “Terre Rosse Antiche”, si produrranno vini rossi predisposti all’invecchiamento, invece nell’area di produzione chiamata“Le Argille della Valtidone” si produrranno vini bianchi e rossi di buona sapidità, potenti e concentrati.
In futuro, bisognerà parlare anche di “Cru”, termine con cui francesi identificano una particolare zona/area, particolarmente vocata alla produzione vitivinicola, i cui confini sono delimitati e al suo interno operano una o più aziende. Di quest’ultimo né parleremo la prossima volta, dove gli dedicheremo un approfondimento speciale. Le colline della Val Tidone, sull’Appennino piacentino, sono vocate alla viticoltura da oltre 2000 anni. In queste terre, la Cantina Valtidone produce grandi vini dal 1966, rispettando da sempre il suo “Terroir” speciale ed unico, che madre natura gli ha donato.
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