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Il metodo charmat | Approfondimento

Il metodo Charmat (chiamato anche metodo Martinotti oppure martinotti charmat) è un metodo di lavorazione messo a punto in Italia tra la fine dell’ 800 e l’inizio del 900 per la produzione su scala industriale di spumante con l’obiettivo di ottenere dei vini con dei minori costi di produzione per avere di conseguenza un prodotto finale ad un prezzo più accessibile.

Rispetto al metodo Classico, il metodo Martinotti per la produzione quindi di spumante metodo charmat si basa sul concetto di non lavorare la singola bottiglia ma la massa intera per cui, ciò che per il metodo classico avviene in bottiglia qui avviene in un’autoclave che è una vasca rinforzata per resistere alla sovrapressione di 5-6 bar.

La filosofia produttiva è la medesima del metodo Classico ossia: scelta del vino base, assemblaggio della cuvée, aggiunta dello zucchero (saccarosio), aggiunta dei lieviti. A questo punto vengono chiuse tutte le valvole di sfiato dell’autoclave in modo da isolarla in modo ermetico dall’esterno ed attendere l’avvio della rifermentazione portando il vino sui 15° – 20° di temperatura. Anche in questo caso in un periodo che va dalle due settimane al mese, il lievito messo in autoclave va a “mangiare” lo zucchero andando a produrre circa 1,5% di alcol e 4-5 bar di sovrapressione.

Terminato questo ciclo il vino viene raffreddato e portato ad una temperatura inferiore allo 0° per fare la stabilizzazione a freddo che durerà circa due settimane. Terminata questa fase il vino potrebbe essere già pronto per l’immissione al consumo. Sempre per il metodo Charmat (o Martinotti) se la fase di permanenza del vino sulle sue feci fini si prolunga per più tempo, questo andrà tutto a favore delle caratteristiche che avrà poi il vino finale come complessità e ricchezza di gusto e profumi.

In questo caso il vino prima di essere messo in bottiglia verrà filtrato con il sistema isobarico per non perdere la pressione e sempre con il medesimo sistema verrà imbottigliato e chiuso con il tappo a fungo finale e la gabbietta. Il sistema Charmat prevede dei periodi minimi in autoclave a seconda dei tipi di vino, ad esempio un vino spumante di qualità prevede un periodo minimo di autoclave di 3 mesi. Questo periodo può anche essere più lungo a seconda di eventuali limiti imposti dal disciplinare di produzione.

Il metodo Martinotti permette quindi di ottenere vini un po’ più economici da essere consumati più facilmente ma comunque è un ottimo sistema per ottenere i vini spumanti dolci aromatici come la nostra malvasia Venus perché in questo modo il sistema di rifermentazione in Charmat permette di conservare molto bene i sentori floreali che ha il vino base (in questo caso malvasia) e quindi consente di avere un vino fresco e giovane che abbia ancora tantissime note floreali.

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